La messa a dimora
Gli alberi donati verranno messi a dimora tutti insieme nei primi mesi dell’anno successivo alla donazione, tra febbraio ed aprile.
Una settimana prima ai donatori saranno comunicati il giorno e l’ora della piantumazione - non modificabili - per permettere loro di presenziare alle operazioni.
La piantumazione degli alberi donati seguirà una programmazione puntuale, nell'ottica di ottimizzare i percorsi dell'impresa esterna appositamente incaricata e garantire l'efficacia ed economicità dell'intervento.
Criteri di scelta
Partendo dalla premessa di privilegiare, nei limiti del possibile, le specie autoctone, vengoni presi in considerazione i seguenti criteri:
- rapidità o meno di accrescimento
- dimensioni a maturità
- caratteristiche strutturali (fragilità delle parti aeree, superficialità o meno dell’apparato radicale, etc.)
- resistenza agli stress (malattie, inquinamento, stress idrici, etc.)
- esigenze di gestione e manutenzione
- capacità di sequestro/stoccaggio di C
- capacità di abbattimento degli inquinanti (soprattutto particolato PM2.5 - PM10) in relazione alla struttura della chioma e della foglia
- emissione di Composti Organici Volatili (COV)
- capacità di riduzione della temperatura dell’aria
- capacità di favorire la fauna (fiori/frutti eduli, riparo e protezione)
- minor rischio allergenico
Tipologie di piante messe a dimora
caratteristiche agronomiche, ambientali e naturalistiche
Tigli di varie specie Tilia spp. ibrida, cordata,tomentosa, platyphyllos:
- specie di 1^ grandezza - altezza a maturità 27-30 m
- longeve
- buona capacità di stoccaggio del C
- ottima capacità di abbattimento degli inquinanti gassosi ed acustici grazie alle chiome ampie e dense
- foglie coperte da secrezioni viscose efficaci nell’aumentare le capacità di trattenuta del particolato atmosferico
- bassa emissione di composti organici volatitli Cov
- gradevoli esteticamente per il portamento elegante ed i fiori profumati
Leccio Quercus ilex:
- specie di 1^ grandezza - altezza a maturità 25 m
- longeva
- parte integrante della vegetazione potenziale locale
- ottima capacità di stoccaggio del C
- ottima capacità di abbattimento degli inquinanti gassosi e di fonoassorbenza grazie alle chiome ampie e dense
- ottima funzione di rifugio ed alimentazione per varie specie ornitiche
Acero campestre Acer campestre:
- specie di 2^ grandezza - altezza a maturità 13-15 m
- eliofila
- di facile attecchimento
- resistente agli agenti inquinanti
- resistente agli stress idrici, adattabile a terreni argillosi
- buona capacità di abbattimento degli inquinanti gassosi
- ottima fonoassorbenza grazie alle chiome ampie e dense
- basso grado di allergenicità del polline
- basso grado di emissione di O3
- buona funzione di rifugio ed alimentazione per varie specie ornitiche
Ciliegio selvatico Prunus avium:
- specie di 2^ grandezza - altezza a maturità 12-15 m
- parte integrante della vegetazione potenziale locale
- sciafila ed a rapido accrescimento
- ottima capacità di stoccaggio del C
- buona capacità di abbattimento degli inquinanti gassosi
- basso grado di emissione di O3
- basso grado di allergenicità del polline
- molto favorevole alla biodiversità animale per le ottime capacità trofiche e di rifugio
Sorbi di varie specie Sorbus spp. (aucuparia, torminalis, domestica):
- specie di 2^ grandezza - altezza a maturità 12-15 m
- parte integrante della vegetazione potenziale locale
- a rapido accrescimento
- ottima capacità di stoccaggio del C
- buona capacità di abbattimento degli inquinanti gassosi
- basso grado di emissione di O3
- basso grado di allergenicità del polline
- molto favorevole alla biodiversità animale per le ottime capacità trofiche e di rifugio
Lagerstroemia Lagerstroemia indica:
- specie di 2^ grandezza - altezza a maturità 5-7 m
- rustica
- di rapido accrescimento
- particolarmente resistente all’inquinamento buona capacità di abbattimento del CO
- basso grado di allergenicità del polline
- estremamente gradevole esteticamente per la prolungata fioritura
Bagolaro Celtis Australis:
- specie di prima grandezza - altezza a maturità 15/20 metri - longeva - molto rustica
- parte integrante della vegetazione potenziale locale
- ottima capacità di stoccaggio del C
- ottima capacità di abbattimento degli inquinanti gassosi e fonoassorbenza grazie alle chiome ampie e dense (è una tra le prime cinque essenze autoctone che assorbe più inquinanti)
- ottima funzione di rifugio ed alimentazione per varie specie ornitiche
Cipresso Cupressum Sempervirens:
- specie di prima grandezza - altezza a maturità 25/30 metri - longeva , molto rustica
- predilige climi caldi ed estati secche
- ottima capacità di abbattimento di inquinanti gassosi
- ottima funzione di rifugio ed alimentazione per varie specie ornitiche