Descrizione
Nonostante la sovrapposizione di strutture medievali e moderne, quali il complesso del palazzo vescovile, la Curia e la ex chiesa della Madonna del Carmine, la caratteristica forma ellittica è chiaramente leggibile in tutto il suo sviluppo, poiché le costruzioni posteriori ne ricalcano l’andamento, avendo sfruttato in molte delle loro parti i muri antichi.
L’anfiteatro sorgeva all’interno della cinta muraria del municipio di Interamna Nahars, perfettamente inserito nel reticolo viario antico, ai margini dell’abitato e in prossimità della porta attraverso la quale la via Flaminia, giungendo da Narnia, entrava in città.
Della struttura originaria sono visibili lunghi brani della galleria perimetrale, coperta con volta a botte, alcuni degli ambienti radiali che sostenevano le gradinate e un breve tratto di un secondo corridoio anulare. I resti raggiungono la loro massima altezza, pari a circa dieci metri, lungo via del Vescovado dove, al di sopra della volta dell’ambulacro, si conserva parte del muro anulare interno dell’ordine superiore.